martedì 17 giugno 2008

Back to USSR (Italia)

Mi accorgo che sono passati quasi due mesi da quando ho scritto l'ultimo post. Due mesi post-elettorali.

Sono stati due mesi molto caotici, durante i quali mi sono scontrata con le difficoltà che si incontrano per poter fare politica da giovane (dai, che non ho ancora 40 anni...) e da donna.

Sono stati due mesi durante i quali ho capito che per fare politica qui e oggi non basta dire "io voglio", ma purtroppo occorre anche chiedere "io posso?" e visto che a me non piace tanto chiedere permesso se ritengo che una cosa sia giusto farla....

Sono stati anche due mesi di profonda riflessione per me (e per i miei cari), per capire se avessi la voglia, la forza e lo stomaco di proseguire questa avventura iniziata a febbraio con quello che per molti è il punto di arrivo di una carriera politica.

Sinceramente, in alcuni momenti la tentazione di mollare è stata forte. Ma poi mi sono guardata intorno, ho guardato la mia città ed il mio paese ed ho visto che non mi piace il modo in cui sono governati. Ancora, troppo spesso, gli interessi (ed i favori) personali prevalgono e vanno a scapito degli interessi della collettività.

Piano piano ci stanno togliendo la libertà di parlare, di scrivere, di pensare: un DDL alla volta, un emendamento alla volta fino al momento in cui ci renderemo finalmente conto di vivere di fatto in un regime. E dal momento che oggi l'unica voce che si solleva per eccepire è quella di Di Pietro ho deciso che alla sua voglio unire anche la mia.

E la politica locale, la "mitica" politica locale che "è diversa", a me non sembra poi tanto diversa, anche per colpa dei tanti che si limitano a parlare dal tavolino di un bar invece di mettersi in gioco in prima persona.

Per questo oggi riparto da qui, "Back to USSR (Italia)" con un po' di idee che, spero, facciano un po' di casino. Voglio che i giovani ritrovino la voglia di dire la loro e voglio che la politica ce lo lasci fare! Voglio farlo in modo nuovo, senza obbedire a schemi che hanno dimostrato tutta la loro fallimentarietà.

Voglio, da giovane, cercare di coinvolgere i giovani per rinnovare da dentro questa politica che dei giovani non tiene affatto conto. A cominciare dal comune in cui vivo!

Per cominciare, sto affiancando l'organizzazione del "1° Forum Giovani Italia dei Valori" di Bellaria il 12-13 Luglio con lo scopo di organizzare la partecipazione dei giovani della nostra provincia, che spero siano molti perchè la nostra provincia ha davvero bisogno che i giovani facciano sentire la loro voce.

L'evento si articolerà in tre aree tematiche: "Informazione", "Merito e Accesso", "Legalità e partecipazione", con interventi di Travaglio e Di Pietro. I gruppi di lavoro saranno così coordinati:

1) Informazione
Francesco Di Stefano - Proprietario di Europa 7
Lorenzo Frigerio - giornalista di "LiberaInformazione"
Pancho Pardi – Senatore di Italia dei Valori

2) Merito e Accesso
Michela Murgia - autrice del libro "Il mondo deve sapere"
Antonio Incorvaia - blogger, autore del libro "Generazione 1000 Euro"
Rosa Ierardi - Tesoriera dell’Ordine degli Avvocati di Roma
Francesco Mauriello, Presidente Associazione Dottorandi e Dottori Italiani
Touadi – Deputato di Italia dei Valori

3) legalità e partecipazione- AddioPizzo
Davide Dose - "Giovani per la Costituzione"
Giacomo D'Arrigo - ANCI Giovani
Gaspare Pellegrino - presenta un film-documentario per salvare l'isola di Favignana dall'abusivismo
Francesco Barbato, Deputato di Italia dei Valori

Per maggiori informazioni potete connettervi a questo sito , iscrivervi al Forum, confermare la vostra partecipazione e cominciare a dire la vostra.
In alternativa, potete contattare me direttamente (anche tramite questo blog):

Maria Celano
idv_aprilia@libero.it

Confido che lo facciate in molti, perchè quando qualcuno ci da la possibilità di parlare per sentire ciò che abbiamo da dire DOBBIAMO parlare e parlare ad alta voce! L'esperienza del PD da questo punto di vista è stata fallimentare: hanno cambiato tutto per non cambiare niente (almeno nella nostra provincia, ma nel resto d'Italia non mi sembra vada molto meglio, almeno a leggere Scalfarotto e Adinolfi).

Per questo estendo esplicitamente l'invito anche a quei giovani che hanno il cuore a sinistra: venite a dirci ciò che avete da dire! Potreste sorprendervi nello scoprire che diciamo le stesse cose.