sabato 25 luglio 2009

Tanto perché si sappia

Nonostante abbia cercato di risolvere questa incresciosa situazione all’interno delle strutture di partito all’uopo preposte, mi vedo costretta mio malgrado a prendere carta e penna per difendere la mia reputazione e chiarire la mia posizione.

In riferimento all’articolo apparso in data 17-07-2009 a pagina 17 del quotidiano Latina Oggi, riportante la mia “momentanea sospensione dal partito” decisa dall’esecutivo provinciale su proposta del segretario Colaiacovo desidero chiarire che, ai sensi dello Statuto Regionale, l’unico autorizzato a decidere tale sospensione è il Coordinatore Regionale Sen. Stefano Pedica, dal quale ho ricevuto in questi giorni pieno sostegno personale e formale assicurazione della volontà di respingere la mozione in oggetto.

Lo stesso sostegno l’ho avuto, d’altronde, anche dal Segretario Provinciale Dott. Enzo De Amicis (il quale non era presente alla riunione in oggetto), dal Presidente Provinciale Dott. Gianni Scorziello (il quale nell’occasione ha espresso opinione contraria) e dalla Segretaria Regionale Donne Dott.sa Angela Leonardi.

Ancora oggi ho ricevuto formale conferma verbale di essere tuttora nel pieno possesso di tutte le mie cariche all’interno del partito. Cariche alle quali sarei pronta a rinunciare anche subito e spontaneamente se il Presidente Di Pietro me lo chiedesse. Attendo a questo punto, data la situazione, un intervento ufficiale degli organi preposti.

Devo purtroppo e amaramente constatare che il senso di apertura alle idee anche diverse ed il clima di dialogo costruttivo che si respira nel partito a livello regionale e nazionale non regna a livello locale. Non so di cosa io sia accusata, perché l’accusa, il processo e la condanna si sono svolte a mia insaputa: quando mi sarà dato di sapere la colpa che mi viene ascritta sono certa che saprò difendermi avendo sempre agito nell’esclusivo interesse del Partito.

Scrivevo il 12 Maggio, durante la campagna elettorale: “la grande forza dei nostri due partiti (PD e IDV) sta nella loro dialettica interna, perché una democrazia che mette a tacere chi la pensa diversamente diventa rapidamente una dittatura. Io temo quelli che, come i nostri avversari, sono tutti e sempre d'accordo. Dove un capo dice "io voglio" e tutti gli altri "obbedisco". Preferisco, ho preferito, un partito dove poter dire "io penso" anche quando, come in questo caso, potrebbe essere scomodo.

Nonostante quanto successo, sono ancora della stessa opinione! Resto ancora convinta che oggi, nonostante il deprecabile operato di pochi e sempre più minoritari personaggi, il nostro sia un partito dove le opinioni diverse non vengono sanzionate con l’esclusione ma vengono accolte e valutate per costruire insieme qualcosa di nuovo e migliore.

A quel qualcosa io voglio continuare a contribuire con il mio impegno ed il mio lavoro, se il partito vorrà continuare ad accettarli.

Maria Celano
Vice-Segretario IDV - Aprilia
Presidente Provinciale Donne IDV – Latina

venerdì 17 luglio 2009

Panorami

Sponde erbose,
refoli di vento,
acqua che scorre.
Guizzi argentei nella corrente.
Seduta silente guardo...
e aspetto!

giovedì 11 giugno 2009

Ex Inferis

Per correr miglior acqua alza la vele
Omai la navicella del mio ingegno,
Che lascia dietro a sè mar si crudele;
E canterò di quel secondo regno,
Ove l'umano spirito si purga,
E di salire al ciel diventa degno.


Prima di continuare ci sono alcune persone a cui voglio fare i complimenti: Federici, Lombardi e Tataranno. Ad alcuni di loro li ho già fatti di persona; gli altri spero vorranno comprendere le ragioni del ritardo. Bravi! (Di D'Alessio parlerò dopo).

E ora togliamoci il dente! :-)

E' inutile girarci intorno: i risultati delle elezioni sono stati uno schifo! Dobbiamo avere il coraggio e la forza di ammetterlo con chiarezza, fino in fondo e senza reticenze nè scusanti.

Negli ultimi dieci giorni ho guardato e riguardato i numeri cercando di trovare un senso a quel misero 2,41% che ci ha tenuti inesorabilmente fuori dal Consiglio.

Confrontando il dato delle Provinciali con quello delle Comunali si vede che la coalizione della Bencivenni ha sostanzialmente tenuto. Se, infatti, il PDL perde il 14,41% rispetto alle provinciali, le liste in appoggio alla Bencivenni (UDC escluso) totalizzano un 11,75% che, sommato al 2,59% di La Pegna, fa il 14,36%.

L'UDC, poi, addirittura guadagna il 2,28% rispetto alle provinciali, totalizzando il 9,53% delle preferenze e piazzando Nardin come più votato in assoluto.

Chi ha perso, e malamente, voti è stata la nostra coalizione. Tra noi ed il PD abbiamo perso per strada il 12,68% dei voti. Guarda caso, Lombardi+Federici+Tataranno=12,60%!

Questi numeri mi dicono alcune cose:

1) Tra provinciali e comunali non c'è stato spostamento di voto, col vantaggio indubbio per la destra di avere una sola coalizione tra cui scegliere invece di polverizzare il voto in 5 coalizioni diverse;

2) l'UDC locale ha un appeal che a sentire la gente al bar non gli daresti. Ne deduco che la gente che vota UDC non va al bar e, se fossi un barista, me ne preoccuperei. Dal momento che non sono un barista, me ne preoccupo ancora di più!

3) Boi, Romualdi, Telesca, Nicolò, Raffa, Coser, Cosentino, Gabanella, Nardin, Izzo, Moroni, Bafundi, Cocilova sono tutti nomi che non ho mai sentito nominare negli ultimi anni... almeno non nel continuum spazio-temporale nel quale mi trasferirò se dovesse vincere la Bencivenni. Ma la gente si rende davvero conto che nel caso dovesse vincere lei, 13 su 18 dei consiglieri sarebbero gli stessi nomi che governano Aprilia da sempre? Alla faccia del rinnovamento!

4) Quasi il 4% di chi ha votato a destra non ha votato la Bencivenni. E questa la dice lunga sul grado di affiatamento della coalizione e sul gradimento del candidato!

E, infine, la cosa più importante di tutte: DOBBIAMO COMINCIARE A RINNOVARE DAVVERO E NON SOLO A PAROLE! Quando lo facciamo la gente ci premia. Vedi il 9,85% che abbiamo preso alle Europee (1,85% sopra il dato nazionale). E' quello il nostro potenziale anche, e soprattutto, ad Aprilia: 10%!

Ma per arrivarci dobbiamo imparare la lezione che i cittadini ci hanno impartito e ripartire dal 2,41%!

Se guardate le nostre liste, ci troverete in massima parte giovani che però hanno scontato la colpa di aver scelto di fare politica dentro un partito invece che dentro una lista civica: siamo stati identificati come la "faccia nuova dei soliti noti". Abbiamo pagato le colpe dei padri!

Eppure quando si ha il coraggio di lasciare che le facce nuove parlino con la loro voce, senza censurarle, i risultati arrivano. Vedi l'Italia dei Valori con De Magistris e Alfano ed il PD con la Serracchiani. Non è vero che la gente non crede più nei partiti: la gente non crede più a chi dentro i partiti si batte contro il rinnovamento al solo scopo di mantenere le proprie posizioni di potere.

La gente non crede più a chi in conferenza stampa puntualizza e corregge. La gente non crede più a chi per mesi indica una strada e poi ne imbocca un'altra. La gente non crede più a chi i giovani li usa solo come specchietto per le allodole e li zittisce non appena cercano di parlare con la loro voce delle loro idee.

E allora, se vogliamo continuare a fare politica, dobbiamo prendere coscienza del 2% e tornare tra la gente per cercare quel 7% di persone che non ci hanno votato. Sappiamo dove sono: sono dentro quelle liste civiche che hanno ottenuto il 5% alla faccia di tutti i soloni che dentro i partiti le davano per spacciate.

Con loro adesso bisognerà dialogare, offrendogli innanzitutto quell'interfaccia verso le istituzioni superiori (Provincia, Regione, Stato, Europa) che a loro giocoforza manca e che potrebbe essere il loro punto debole nel confronto con la Bencivenni.

E non dobbiamo farlo per averne qualcosa in cambio ma per quello spirito di servizio che dovrebbe essere la vera essenza di un Partito. Dobbiamo farlo perchè il bene della città è il nostro fine ultimo, anche se la città ci ha punito duramente. Non è nemmeno difficile, perchè le nostre idee non sono poi così differenti.

Avremmo dovuto farlo prima, senza lasciare che la nostra colpevole assenza le spingesse a votare da un'altra parte. Continuo a chiedermi: se fossimo stati capaci di aggregare quelle forze attorno ad un nucleo politico di vero rinnovamento, oggi andremmo al ballottaggio?

Io non so come crescerà il Partito a seguito delle dimissioni del Segretario. Quello che so è che se potrò avere voce in capitolo intendo cominciare questo dialogo con tutte le forze innovatrici della città, fornendo loro tutto il supporto politico di cui sarò capace.

Vorrei lavorare in un partito che sta tra la gente, dalla parte dei cittadini, che va nelle borgate non solo nell'ultimo mese di campagna elettorale, ma che si confronta con i quartieri tutti i giorni. Vorrei che alla prossima tornata elettorale fossimo talmente forti ed apprezzati che non ci saranno liste civiche con cui lottare, ma che le forze migliori siano all'interno di questo partito.

Avremo tempo per costruire tutto questo. Per ora posso rivolgere solo un appello personale a chi ci ha votato e a chi crede nell'Italia dei Valori: andate a votare domenica 21 per il ballottaggio e votate D'Alessio, perchè tutto quello che la Bencivenni ha detto in campagna elettorale sono solo i soliti spot elettorali, ed io vorrei trovare lunedì dentro il Comune qualcuno con cui poter dialogare. Beninteso, senza fare sconti a nessuno!

Per il resto c'è poco da dire: cominciamo la scalata del Purgatorio.

venerdì 5 giugno 2009

Il mio appello al voto

sabato 23 maggio 2009

L'arroganza del potere

Al Commissario Prefettizio di Aprilia
Sua Eccellenza Dott. Cono Federico

Mi permetto di scriverLe questa lettera per significarLe tutta la mia comprensione per la frustrazione che certamente in questi giorni sta assalendo Lei come sta assalendo me.

Per un uomo delle Istituzioni come Lei, infatti, deve essere veramente frustrante vedere la Legge evasa così spudoratamente ed apertamente, senza nessuna remora nè timore delle conseguenze.

D'altronde, una sanzione pecuniaria da € 103 ad € 1032 deve essere ben poca cosa per chi è disposto ad investire ben altre cifre per assicurarsi un posto di "potere" che consenta di poter guardare i "cittadini" (finalmente sudditi) dall'alto di uno scranno e non solo di un manifesto.

Parlo, come certamente Ella avrà capito, dei manifesti ILLEGALI che in questi giorni si stanno moltiplicando in città in spregio ad esposti, controlli, richiami e sanzioni.

Proprio oggi, all'ingresso della città, sono apparsi due mega installazioni di due esponenti di spicco di quella coalizione. Mi perdonerà se non faccio i nomi, ma ho letto che ultimamente alcuni di questi personaggi sono alquanto sensibili alle critiche e pronti alla querela. Ogni cittadino potrà personalmente recarsi sul luogo e leggerli con i propri occhi (sono scritti belli grossi) sapendo che sono esposti in VIOLAZIONE DI UNA LEGGE.

Mi è stato detto, in questi giorni: "guarda, lascia perdere e fai come loro. Tanto..."

E invece no: io non intendo abbassarmi al loro livello! Basta scendere a compromessi ed accettare di infrangere una piccola legge qui, trovare un cavillo li perchè l'importante è vincere. Domani, quale compromesso saranno pronti ad accettare?

E mi dispiace che qualcuno, che si presenta al grido di "moralizziamo Aprilia", abbia scelto di seguirli.

A loro dico: non vi nascondete dietro la foglia di fico che i vostri cartelloni sono montati su una struttura mobile, perché se quella struttura poi la parcheggiate stabilmente al parcheggio di Conforama, con tanto di fettuccia per evitare che le macchine ci vadano a sbattere, non è più mobile: E' ILLEGALE!

A loro ricordo che anche i manifesti esposti sui balconi o nelle vetrine dei negozi sono ILLEGALI.

E' inutile lamentarsi del loro atteggiamento e poi fare lo stesso più in piccolo.

SIETE COME LORO! Per cui da voi non accetterò da ora in avanti alcuna ramanzina sul superiore valore morale delle liste civiche rispetto ai partiti. Dentro i partiti, dentro il nostro partito, c'è gente che ha gli stessi valori che voi dite di avere e quei valori è disposta a difenderli come e più di voi.

Anche dentro i partiti c'è gente che vuole veramente cambiare le cose e che ha scelto di farlo nel modo più difficile: da dentro!

I partiti sono fatti di persone, e sono le persone che bisogna cambiare. Dentro le vostre "liste civiche" vedo gente, e modi, figli di quei partiti che tanto dite di disprezzare.

Il fine non giustifica i mezzi! E confido che ci sia ancora qualcuno, in questa città dimenticata da Dio ma non dagli uomini, che sia ancora in grado di distinguere. E' per loro che mi batto giorno dopo giorno, dentro e fuori il partito!

Maria Celano
Capolista Italia dei Valori
Elezioni Comunali 2009

giovedì 21 maggio 2009

Non sparo sulla croce rossa...

... e che diamine! Rivendico con forza, per ogni donna, il sacrosanto ed inviolabile diritto di recarsi dal parrucchiere quando le pare e piace. E se gli altri hanno tanto voglia di parlarsi addosso, che lo facciano pure da soli!

PS: ma qualcuno si aspettava davvero che un candidato sindaco il quale, per sapere che Aprilia ha bisogno di asili nido comunali ha dovuto incontrare le mamme di un asilo privato, avesse voglia di incontrare la gente vera ed incazzata?

PPS: Io non devo andare dal parrucchiere. Ci vediamo al Cral alle 19:00!

mercoledì 20 maggio 2009

E ora, la pubblicità...

Legge n. 212 del 4 aprile 1956 - "Norme per la disciplina della propaganda elettorale".
art. 6 :
Dal trentesimo giorno precedente la data fissata per le elezioni è vietata ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne indicanti le sedi dei partiti. E' vietato, altresì, il lancio o il getto di volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico e ogni forma di propaganda luminosa mobile.


Ora, io non so a voi, ma a me questa sembra proprio propaganda elettorale figurativa a carattere fisso in luogo pubblico.









Per non sapere nè leggere nè scrivere abbiamo chiesto lumi al comando della polizia municipale.



Durante la riunione con i rappresentanti di lista, Sua Eccellenza il Commissario ha detto che avrebbe fatto apporre la scritta "ABUSIVO" su tali cartelli. Attendo fiduciosa il correttivo che renderà tali "pubblicità" finalmente complete.

"Io voglio" che rimangano così: un faccione su un cartellone e niente di più!

martedì 12 maggio 2009

Lettera ad un alleato

Durante il mio intervento alla conferenza stampa ho detto che "La nostra intenzione è sempre stata quella di dare un segnale forte a questa città, un segnale di cambiamento di uomini (e donne) ma soprattutto di idee e di modi di fare."

E' la ragione per cui, quando mi è stato chiesto di fare un passo indietro per il bene della città, l'ho fatto. E' stata una decisione difficile da prendere e non tanto perchè ho rinunciato così al prestigio legato alla candidatura a sindaco, quanto perchè ho rinunciato alla possibilità di dire la mia e di essere ascoltata, pesata e giudicata per quello che ho da dire.

Mi sono fatta da parte perchè ritenevo, e ritengo ancora, che ogni personalismo debba essere messo da parte pur di evitare che il PDL ed i suoi alleati mettano di nuovo le mani sulla nostra città.

E' per questa ragione che, nei giorni scorsi, sono stata tra quelli che ti hanno chiesto di fare un passo indietro. Non perchè avessi improvvisamente perso la fiducia nella tua onestà, ma perchè ritenevo e ritengo che il bene della coalizione dovesse avere la precedenza.

Ed è per questa ragione che oggi sento, forte, il dovere di non tacere.

Perchè se il terremoto che ha sconvolto la nostra coalizione è stato pubblico e pubblicizzato, quello che veramente mi ha terrorizzato è stato il silenzio fragoroso che ha avvolto i nostri avversari. Undici indagati ed un condannato in primo grado e nessuno, all'interno o all'esterno della loro coalizione, che avanzasse dubbi o perplessità!

E' questa la loro forza: fare quadrato senza porsi troppe domande. Non perdere mai di vista la torta, salvo litigare per dividersela, come è accaduto sempre in passato.

Ti ho chiesto, nei giorni scorsi, di guidarci con forza ed autorevolezza. Di essere un leader. Oggi te lo chiedo ancora più forte!

Non possiamo permettere che gli errori del passato, che pure ci sono stati, condizionino la nostra azione futura.

Perchè il vero problema della nostra città non sono le buche, ma coloro che le hanno scavate. Non sono i debiti, ma coloro che li hanno creati. Il vero problema della nostra città non sono i "nemici" che vengono dall'esterno, ma i troppi "amici" che ci sono all'interno.

La grande forza dei nostri due partiti sta nella loro dialettica interna, perchè una democrazia che mette a tacere chi la pensa diversamente diventa rapidamente una dittatura. Io temo quelli che, come i nostri avversari, sono tutti e sempre d'accordo. Dove un capo dice "io voglio" e tutti gli altri "obbedisco". Preferisco, ho preferito, un partito dove poter dire "io penso" anche quando, come in questo caso, potrebbe essere scomodo.

Ti ho promesso che, nel momento del bisogno, sarei stata alle tue spalle pronta a sostenerti ed ho intenzione di mantenere quella promessa. Abbiamo perso una grande occasione, ma siamo ancora capaci, ne sono sicura, di proporre quel rinnovamento che abbiamo promesso e che la gente ci chiede. Abbiamo il dovere di farlo.

All'interno dei nostri partiti fremono forze nuove che da troppo tempo aspettano che venga dato loro spazio. A loro dico che il momento è adesso! A loro chiedo di superare le divisioni, di uscire allo scoperto e di appoggiarti con forza e pubblicamente come sto facendo io in questo momento. A loro, a noi, spetta il dovere oggi di farti da scudo. Facciamo sapere, facciamo vedere, che Alfonso può avere intorno una squadra giovane e dinamica pronta a supportarlo.

Perchè è questa la sfida che oggi abbiamo davanti: far capire alla gente che la vera forza di un comandante sta nella sua squadra. Il vero potere nelle loro mani non è quello di eleggere il sindaco, ma di costruire il consiglio che poi lo affiancherà. L'esperienza Santangelo ha dimostrato che il ticket elettorale PDL-UDC non è in grado di governare perchè, per quanto forte e carismatico possa essere il loro sindaco, all'interno della squadra sono presenti troppi personalismi, nessuno dei quali si è mai dimostrato disposto a fare un passo indietro se non nel proprio, egoistico, interesse.

Noi possiamo essere la vera alternativa politica, ma non dobbiamo sprecare altre occasioni.

Maria Celano
Candidata IDV al Consiglio Comunale
per Alfonso Longobardi Sindaco

sabato 9 maggio 2009

Il riposo del guerriero

Sono stati giorni febbrili. Si è lottato. Qualcuno ha vinto. Tutti abbiamo perso. Pochi hanno dormito.

Ora è il momento del riposo. Tempo da dedicare ai miei due figli, per ricaricarmi e ricordare perchè sopporto tutto questo!

Il tempo delle riflessioni e delle parole verrà.

Per adesso un risultato c'è:

1. Celano Maria
2. Colaiacovo Giuseppe
3. Acone Claudio
4. Amoruso Anna
5. Bartolomeo Domenico
6. Cristini Luigi
7. Di Girolamo Vittoria
8. Dozi Isabella
9. Luongo Antonio
10. Mancini Giovanni
11. Napoletano Carmine
12. Pecelli Carlo
13. Petraccini Massimo
14. Scarpinati Roberto
15. Simion Elena
16. Squitieri Giovanni
17. Tiano Massimiliano
18. Vannoli Bernardino
19. Zegarelli Antonio
20. Forte Giuseppe
21. Loddoni Cristina
22. Olimpi Fabrizio
23. Miani Elisa
24. Borrelli Francesco
25. Consalvo Cosimo
26. Persico Antonio
27. Pirolozzi Franco
28. Saccoccia Marco

Ora sta a voi decidere l'ordine finale.

giovedì 7 maggio 2009

Parole in via di estinzione

"Questione morale".

sabato 2 maggio 2009

Il dado è tratto

Di seguito il video ed il testo del mio intervento alla conferenza stampa di presentazione della coalizione di centro-sinistra che, alle prossime elezioni comunali, sosterrà la candidatura di Alfonso Longobardi.

Stiamo caricando i video integrali della conferenza sul nostro canale youtube: www.youtube.it/idvaprilia.



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E’ da quando abbiamo saputo di dover andare ad elezioni anticipate che noi dell’Italia dei Valori ci siamo adoperati in tutti i modi per costruire una coalizione di centro-sinistra forte, in grado di proporsi alla cittadinanza come una credibile alternativa di governo.

Sinceramente vi dico che a un certo punto abbiamo gettato la spugna e deciso di correre da soli. Da qui, la mia candidatura a sindaco, condivisa e sostenuta da tutto il partito. Lasciatemi ringraziare pubblicamente tutti coloro, simpatizzanti, amici e conoscenti, e in particolare il nostro segretario Giuseppe Colaiacovo, che mi hanno accordato la loro fiducia.

La nostra intenzione è sempre stata quella di dare un segnale forte a questa città, un segnale di cambiamento di uomini (e donne) ma soprattutto di idee e di modi di fare. Come ho scritto sul mio blog, crediamo che oggi la città abbia bisogno di un programma con lo sguardo proiettato oltre l’orizzonte ma con i piedi ben piantati per terra.

Per questa ragione, tutti insieme, abbiamo deciso di raccogliere l’appello che Alfonso ci ha fatto all’indomani della sua vittoria e di mettere da parte ogni personalismo per esplorare la possibilità di entrare in questa coalizione.

Ovviamente non avremmo accettato, e l’abbiamo subito messo in chiaro, di snaturare per questo il nostro programma.

Oggi, io faccio ufficialmente e pubblicamente un passo indietro.

Lo faccio perché il mio obiettivo, il nostro obiettivo, è sempre stato uno: impedire che il PDL, i suoi uomini, le sue donne ed i loro amici mettessero nuovamente le mani sulla nostra città.

Oggi il modo migliore per ottenere questo risultato è quello di rafforzare la coalizione capeggiata da Alfonso con il nostro ingresso e la nostra fattiva collaborazione.

Lo facciamo con grande senso di responsabilità. La stessa responsabilità che a livello provinciale ci ha spinto ad appoggiare la candidatura di Sesa Amici per arrivare al ballottaggio e, qui come in provincia, vincere!

Come ho già avuto modo di dire, il lavoro che aspetta il nuovo Sindaco sarà un lavoro duro. Ci sarà bisogno di prendere decisioni forti, per sostenere le quali occorrerà una compattezza della maggioranza.

Oggi posso dire che la nostra squadra, a differenza dei nostri avversari, ha questa compattezza. Condivide obiettivi e strategie. Oggi Alfonso può essere sicuro che, quando ci sarà bisogno, voltandosi indietro ci troverà pronti a sostenerlo.

A lui chiediamo di guidarci con forza ed autorevolezza e di vincere queste elezioni per dare finalmente alla nostra città, dopo tanto tempo, un governo capace di traghettarla verso un futuro migliore.

Buona fortuna a tutti.

lunedì 27 aprile 2009

Primarie 25 aprile... chi ha vinto davvero?

Avevo necessità di metabolizzare il risultato delle primarie del 25 aprile e così, prima di commentarne il risultato, ho voluto rifletterci un po' su.

Innanzitutto voglio fare i complimenti a chi ha organizzato l'evento, ai 4 candidati, a tutto lo staff che è stato dietro ogni singolo candidato.

Sono tre i punti che mi hanno fatto riflettere:

1) L'affluenza è senza alcun dubbio il dato più rilevante. 2500 persone sono un dato che non può e non deve essere sottovalutato: significa che i cittadini non si sono ancora allontanati troppo dalla politica ed hanno ancora voglia di essere coinvolti. Ricominciamo a fare politica con la gente, per la gente, tra la gente e saranno di nuovo al nostro fianco.

2) La divisione interna del PD: la vicinanza numerica del risultato tra primo e secondo (un centinaio di voti), evidenzia una spaccatura del partito. Sarebbe quindi il caso che questo partito cominciasse il percorso di costruzione del centro-sinistra al suo interno, prima di guardare al di fuori.

3) Si dice che "tra i due litiganti il terzo gode" e c'è mancato veramente poco! La vera vittoria in questa primarie è il risultato della lista civica. Se appena costituita e senza un apparato di partito riesce a portare alle primarie 600 voti, tutto lascia presagire un lunsighiero risultato in campagna elettorale. Rafforza inoltre la mia convinzione che oggi i cittadini non si sono allontanati dalla politica, ma dai politici.

Alla fine però, come sempre in politica, contano i numeri. E' stata una bella partita, anche se giocata con un po' di ritardo. L'ha vinta Longobardi e tutti dobbiamo fargli gli auguri.

Adesso, però, vorrei capire che cosa vogliamo fare.

Vogliamo provare ad unire le forze di centro-sinistra, come è stata nostra intenzione fin dall'inizio di questa campagna elettorale? Vogliamo lottare fino all'ultimo per portare il centro-sinistra al governo di questa città?

Parafrasando una citazione famosa, ora che il gioco si fa duro bisogna che i duri comincino a giocare!

Da parte nostra non ci sono pregiudiziali ad accogliere la richiesta del candidato sindaco Alfonso Longobardi di sederci attorno ad un tavolo per costruire un progetto condivisibile e condiviso. Lo abbiamo sempre detto.

Ma voglio che un punto sia ben chiaro: la mia non è una candidatura di bandiera, fatta tanto per puntare i piedi. E' stata condivisa all'interno del partito (e voglio qui ringraziare tutti coloro che l'hanno sostenuta), è stata il culmine di un percorso teso ad un rinnovamento di cui il programma è parte integrante e fondamentale.

Qualora, per senso di responsabilità verso la città, dovessi scegliere di fare un passo indietro, avrei il dovere morale di spiegare ai candidati della nostra lista ed ai tanti cittadini che fino ad ora mi hanno espresso il loro sostegno il perchè di tale scelta.

E, soprattutto, avrei il dovere di difendere alcuni punti del nostro programma a cui teniamo in particolar modo:

- l'informatizzazione della pubblica amministrazione;
- trasparenza amministrativa;
- istituzione di un assessorato specifico per la raccolta dei fondi ed il coordinamento dei progetti;
- la creazione di un polo di ricerca nella nostra area;
- dare la gestione degli spazi pubblici (parchi, siti dismessi) direttamente nelle mani di cooperative di giovani per farli tornare fruibili da tutta la cittadinanza;
- creare un incubatore per i giovani che vogliano fare impresa;
- creare una centro diurno per ragazzi dai 6 ai 16 anni;
- creare un centro di ascolto per le donne;
- tutelare l'ambiente e puntare sulla raccolta differenziata;
- creare un osservatorio per l'immigrazione;
- creare un pronto soccorso pediatrico;

Siamo coscienti del fatto che ci sono delle priorità e che certamente altre azioni andranno intraprese prima, ma riteniamo anche che quando una città è completamente da rifare, come è Aprilia, occorre avere il coraggio di presentare un programma che guardi anche oltre l'immediato. Serve un programma con i piedi ben piantati per terra ma che guardi oltre l'orizzonte.

E' un lavoro duro quello che aspetta il nuovo Sindaco ed i nuovi Consiglieri. Ci sarà la necessità di prendere decisioni forti, per sostenere le quali occorrerà una compattezza della maggioranza. Quando sarà il momento, il Sindaco non dovrà girarsi indietro e scoprirsi solo. Se riusciremo a capire questo, se saremo capaci di superare i nostri personalismi per unirci nel bene di questa città, allora non solo avremo una buona probabilità di vincere, ma saremo anche capaci di governare come mai prima ad Aprilia.

giovedì 23 aprile 2009

La politica dell'amicizia

"Per quanto riguarda le strade, problema annoso e molto sentito dalla popolazione, andrò presso il ministero delle Infrastrutture per poter ottenere dei fondi che ci permettano di risolvere la questione definitivamente. Per risollevare Aprilia, la nostra città, utilizzerò tutti i miei canali a livello provinciale, regionale, nazionale e governativo. Sarebbe da folli non farlo. Questa è una occasione importante per ribaltare una storia che ci ha visto negli ultimi tempi, sempre in una posizione subordinata."
fonte: "Il Pontino" n. 8/2009

[Ilaria Bencivenni]
Vanta importanti entrature nelle alte sfere del Pdl ed è molto vicina politicamente al ministro delle infrastrutture Altero Matteoli che è venuto più volte ad Aprilia.
fonte: "Il Messaggero" 16/04/2009

Quello che mi suona strano nei due passaggi riportati sopra (e che, francamente, mi spaventa) è che si dice chiaramente che un Ministro della Repubblica, il quale avrebbe il dovere morale di agire nell'interesse supremo di tutti i cittadini italiani, amici e non, si muoverebbe per risolvere i problemi della nostra città perchè glielo chiede un'amica.

Ora, personalmente dubito che il Ministro non conosca lo stato pietoso delle nostre strade, dato che è venuto più volte ad Aprilia. Mi chiedo allora: se aveva la possibilità di intervenire, perchè non l'ha fatto prima? Perchè non ha offerto il suo aiuto al governo in carica? Sono sicura che nessuno l'avrebbe rifiutato e chiunque sarebbe stato ben disposto a rendergliene tutto il merito.

Se invece non è in suo potere intervenire, cosa cambierebbe eleggendo lei?

Quelle parole dicono, neanche troppo velatamente: "eleggetemi, perchè io ho amici potenti che si possono spendere per questa città".

Attenzione a questo modo di far politica, perchè è quello che ha causato la rovina di questa città e sta infliggendo gravi danni alla nostra nazione.

Serve sempre un amico potente per ottenere qualcosa? E cosa si aspetta in cambio l'amico potente?

Viviamo sulla nostra pelle i risultati di una gestione quindicennale della cosa pubblica fatta non so se per amici, ma di sicuro senza guardare al bene comune. Significa mattoni, cemento, degrado urbano, turbogas, multiservizi. Siete sicuri di voler continuare sulla stessa strada?

E' grazie a questo modo di intendere la politica che ad Aprilia per riparare un lampione, per chiudere una buca, per ottenere il soddisfacimento di un diritto serve "conoscere" o non si ottiene niente. Il prezzo di quella "conoscenza" lo si paga nelle primavere elettorali e, purtroppo, è un prezzo molto alto per tutta la collettività.

Visto che basta recarsi dal Ministro delle Infrastrutture per risolvere il problema delle strade di Aprilia, sono sicura che sarà ben disposto ad ascoltarci e ad aiutarci quando ci andremo noi, dopo aver vinto le elezioni. E se per caso non dovesse dimostrarci benevolenza, sono sicura che la sig.ra Bencivenni sarà ben felice di "utilizzare tutti i suoi canali" per il bene della città, anche se dai banchi dell'opposizione.

mercoledì 22 aprile 2009

E' ora di guardare a destra...

...soprattutto quando si tratta di attaccare!

Direi che si potrebbe, anzi si dovrebbe, farla finita con questa mania di punzecchiarsi di continuo tra di noi. Abbiamo deciso di non correre le primarie. Ne abbiamo spiegato le ragioni, a chiare lettere, senza remore nè complessi. Non per questo siamo meno "democratici" e se non altro andiamo ad ascoltare quello che coloro che reputiamo AMICI hanno da dire.

Il nemico non è all'interno del centro-sinistra. I voti non vanno portati via all'Italia dei Valori. Bisogna innanzitutto portare a votare quelli, e sono tanti, che a votare non ci vogliono più andare perchè disgustati dalla politica degli ultimi quindici anni, che non ha mantenuto mai le promesse fatte in campagna elettorale.

Questa gente non aspetta altro che un leader da seguire, qualcuno di cui fidarsi e che sappia risvegliare la speranza ormai quasi spenta di poter aspirare ad un futuro migliore.

Abbiamo il dovere di dare una risposta alle loro richieste. Questo è il momento di osare e di proporre una visione coraggiosa della nostra città. La domanda da porsi, quella che vorrei sentirmi porre, quella che nessuno fa più è: "signor candidato a Sindaco, dove vuole portare la nostra città nei prossimi cinque anni?".

Perchè è questo quello che dovrebbe fare un Sindaco con la S maiuscola: PROGRAMMARE LA CRESCITA DELLA CITTA' CHE GOVERNA!

Riparare le buche, ridurre il debito, ampliare il cimitero... sono tutta ordinaria amministrazione! E ci mancherebbe che un sindaco non le facesse. Invece oggi sono diventati "programma elettorale".

Io credo che un vero programma elettorale debba contenere altro. Debba dirci come la nostra città si inserirà nel tessuto economico che emergerà quando questa crisi sarà finita. Cosa farà dei nostri giovani disocuppati, precari, senza un futuro. Giovani che sempre più spesso se ne vanno all'estero senza nemmeno quel rimpianto che accompagnava i nostri nonni.

Credo che un programma elettorale debba avere un cuore, non solo un cervello. Un cuore che pompi linfa vitale verso i più deboli e bisognosi: gli anziani, le donne sole, gli immigrati, i bambini.

Credo che un programma debba avere polmoni per gridare tutto il nostro sdegno verso chi avvelena la nostra città. Visto come il commissario sta trattando il tema turbogas, non mi stupirei se domani la Bencivenni verrà a decantarci i benefici che la centrale porterà al nostro territorio. Vedrete: ci dirà che riscalderà le nostre notti invernali, che porterà benefici occupazionali, che pagheremo meno l'energia elettrica!

Credo che un programma debba avere uno stomaco grande così, per digerire tutte le porcate che ci sono state propinate negli ultimi quindici anni.

E, infine, credo che un programma debba avere gambe forti per portarci dove vogliamo arrivare e mani aperte per stringere tutti quelli che si vogliano unire a noi in questo viaggio.

Sono convinta che non è con gli "io voglio" che le cose cambieranno. Ne abbiamo sentiti troppi di "io voglio" in passato: "io voglio una variante", "io voglio più cubature", "io voglio una poltrona".

Per cambiare le cose serve un "noi": noi, tutti insieme, cambieremo in meglio questa città!

martedì 7 aprile 2009

Verso le elezioni 2009

Penso che dovrei avere più di 24 ore al giorno per seguire tutto quello che sto facendo in questo momento, e la politica in questo momento mi sta assorbendo veramente tanto.

Perchè?

Perchè si ricomincia una nuova campagna elettorale con uno scenario a dir poco marziano!

Non mi sembra la mia città.
Normalmente nelle scorse tornate elettorali a 60 giorni dalle elezioni c'era fermento, si facevano incontri, si parlava, si discuteva al bar di quel candidato o di quell'altro.
Oggi siamo in alto mare.

Noi dell'Italia dei Valori in verità sembriamo dei marziani perchè:
- abbiamo il programma on line www.idv-aprilia.it
- stiamo completando la lista dei candidati comunali
- abbiamo i nomi dei candidati provinciali
- abbiamo il nome del candidato sindaco

Ma perchè ancora non partiamo?

Ecco, questa è la politica, con i suoi tempi, le sue strategie, le scelte, gli scenari, gli accordi, e tutto quello che la gente normale oggi non comprende più.

Colpa della politica o dei politici?

Io credo che dovranno cambiare e rivoluzionarsi entrambi e il fatto che oggi più di qualcuno si avvicina alla politica perchè sente che può dare il suo contributo per qualcosa di positivo significa che la politica cambierà e di conseguenza anche i politici.

A chi oggi dice che dobbiamo ascoltare o votare solo coloro che hanno esperienza politica e tralasciare chi in questo momento può contribuire a modificare gli scenari, dico che sia un errore il chiudersi a riccio di fronte al nuovo che prima o poi prenderà il sopravvento.