giovedì 11 giugno 2009

Ex Inferis

Per correr miglior acqua alza la vele
Omai la navicella del mio ingegno,
Che lascia dietro a sè mar si crudele;
E canterò di quel secondo regno,
Ove l'umano spirito si purga,
E di salire al ciel diventa degno.


Prima di continuare ci sono alcune persone a cui voglio fare i complimenti: Federici, Lombardi e Tataranno. Ad alcuni di loro li ho già fatti di persona; gli altri spero vorranno comprendere le ragioni del ritardo. Bravi! (Di D'Alessio parlerò dopo).

E ora togliamoci il dente! :-)

E' inutile girarci intorno: i risultati delle elezioni sono stati uno schifo! Dobbiamo avere il coraggio e la forza di ammetterlo con chiarezza, fino in fondo e senza reticenze nè scusanti.

Negli ultimi dieci giorni ho guardato e riguardato i numeri cercando di trovare un senso a quel misero 2,41% che ci ha tenuti inesorabilmente fuori dal Consiglio.

Confrontando il dato delle Provinciali con quello delle Comunali si vede che la coalizione della Bencivenni ha sostanzialmente tenuto. Se, infatti, il PDL perde il 14,41% rispetto alle provinciali, le liste in appoggio alla Bencivenni (UDC escluso) totalizzano un 11,75% che, sommato al 2,59% di La Pegna, fa il 14,36%.

L'UDC, poi, addirittura guadagna il 2,28% rispetto alle provinciali, totalizzando il 9,53% delle preferenze e piazzando Nardin come più votato in assoluto.

Chi ha perso, e malamente, voti è stata la nostra coalizione. Tra noi ed il PD abbiamo perso per strada il 12,68% dei voti. Guarda caso, Lombardi+Federici+Tataranno=12,60%!

Questi numeri mi dicono alcune cose:

1) Tra provinciali e comunali non c'è stato spostamento di voto, col vantaggio indubbio per la destra di avere una sola coalizione tra cui scegliere invece di polverizzare il voto in 5 coalizioni diverse;

2) l'UDC locale ha un appeal che a sentire la gente al bar non gli daresti. Ne deduco che la gente che vota UDC non va al bar e, se fossi un barista, me ne preoccuperei. Dal momento che non sono un barista, me ne preoccupo ancora di più!

3) Boi, Romualdi, Telesca, Nicolò, Raffa, Coser, Cosentino, Gabanella, Nardin, Izzo, Moroni, Bafundi, Cocilova sono tutti nomi che non ho mai sentito nominare negli ultimi anni... almeno non nel continuum spazio-temporale nel quale mi trasferirò se dovesse vincere la Bencivenni. Ma la gente si rende davvero conto che nel caso dovesse vincere lei, 13 su 18 dei consiglieri sarebbero gli stessi nomi che governano Aprilia da sempre? Alla faccia del rinnovamento!

4) Quasi il 4% di chi ha votato a destra non ha votato la Bencivenni. E questa la dice lunga sul grado di affiatamento della coalizione e sul gradimento del candidato!

E, infine, la cosa più importante di tutte: DOBBIAMO COMINCIARE A RINNOVARE DAVVERO E NON SOLO A PAROLE! Quando lo facciamo la gente ci premia. Vedi il 9,85% che abbiamo preso alle Europee (1,85% sopra il dato nazionale). E' quello il nostro potenziale anche, e soprattutto, ad Aprilia: 10%!

Ma per arrivarci dobbiamo imparare la lezione che i cittadini ci hanno impartito e ripartire dal 2,41%!

Se guardate le nostre liste, ci troverete in massima parte giovani che però hanno scontato la colpa di aver scelto di fare politica dentro un partito invece che dentro una lista civica: siamo stati identificati come la "faccia nuova dei soliti noti". Abbiamo pagato le colpe dei padri!

Eppure quando si ha il coraggio di lasciare che le facce nuove parlino con la loro voce, senza censurarle, i risultati arrivano. Vedi l'Italia dei Valori con De Magistris e Alfano ed il PD con la Serracchiani. Non è vero che la gente non crede più nei partiti: la gente non crede più a chi dentro i partiti si batte contro il rinnovamento al solo scopo di mantenere le proprie posizioni di potere.

La gente non crede più a chi in conferenza stampa puntualizza e corregge. La gente non crede più a chi per mesi indica una strada e poi ne imbocca un'altra. La gente non crede più a chi i giovani li usa solo come specchietto per le allodole e li zittisce non appena cercano di parlare con la loro voce delle loro idee.

E allora, se vogliamo continuare a fare politica, dobbiamo prendere coscienza del 2% e tornare tra la gente per cercare quel 7% di persone che non ci hanno votato. Sappiamo dove sono: sono dentro quelle liste civiche che hanno ottenuto il 5% alla faccia di tutti i soloni che dentro i partiti le davano per spacciate.

Con loro adesso bisognerà dialogare, offrendogli innanzitutto quell'interfaccia verso le istituzioni superiori (Provincia, Regione, Stato, Europa) che a loro giocoforza manca e che potrebbe essere il loro punto debole nel confronto con la Bencivenni.

E non dobbiamo farlo per averne qualcosa in cambio ma per quello spirito di servizio che dovrebbe essere la vera essenza di un Partito. Dobbiamo farlo perchè il bene della città è il nostro fine ultimo, anche se la città ci ha punito duramente. Non è nemmeno difficile, perchè le nostre idee non sono poi così differenti.

Avremmo dovuto farlo prima, senza lasciare che la nostra colpevole assenza le spingesse a votare da un'altra parte. Continuo a chiedermi: se fossimo stati capaci di aggregare quelle forze attorno ad un nucleo politico di vero rinnovamento, oggi andremmo al ballottaggio?

Io non so come crescerà il Partito a seguito delle dimissioni del Segretario. Quello che so è che se potrò avere voce in capitolo intendo cominciare questo dialogo con tutte le forze innovatrici della città, fornendo loro tutto il supporto politico di cui sarò capace.

Vorrei lavorare in un partito che sta tra la gente, dalla parte dei cittadini, che va nelle borgate non solo nell'ultimo mese di campagna elettorale, ma che si confronta con i quartieri tutti i giorni. Vorrei che alla prossima tornata elettorale fossimo talmente forti ed apprezzati che non ci saranno liste civiche con cui lottare, ma che le forze migliori siano all'interno di questo partito.

Avremo tempo per costruire tutto questo. Per ora posso rivolgere solo un appello personale a chi ci ha votato e a chi crede nell'Italia dei Valori: andate a votare domenica 21 per il ballottaggio e votate D'Alessio, perchè tutto quello che la Bencivenni ha detto in campagna elettorale sono solo i soliti spot elettorali, ed io vorrei trovare lunedì dentro il Comune qualcuno con cui poter dialogare. Beninteso, senza fare sconti a nessuno!

Per il resto c'è poco da dire: cominciamo la scalata del Purgatorio.

venerdì 5 giugno 2009

Il mio appello al voto