sabato 25 luglio 2009

Tanto perché si sappia

Nonostante abbia cercato di risolvere questa incresciosa situazione all’interno delle strutture di partito all’uopo preposte, mi vedo costretta mio malgrado a prendere carta e penna per difendere la mia reputazione e chiarire la mia posizione.

In riferimento all’articolo apparso in data 17-07-2009 a pagina 17 del quotidiano Latina Oggi, riportante la mia “momentanea sospensione dal partito” decisa dall’esecutivo provinciale su proposta del segretario Colaiacovo desidero chiarire che, ai sensi dello Statuto Regionale, l’unico autorizzato a decidere tale sospensione è il Coordinatore Regionale Sen. Stefano Pedica, dal quale ho ricevuto in questi giorni pieno sostegno personale e formale assicurazione della volontà di respingere la mozione in oggetto.

Lo stesso sostegno l’ho avuto, d’altronde, anche dal Segretario Provinciale Dott. Enzo De Amicis (il quale non era presente alla riunione in oggetto), dal Presidente Provinciale Dott. Gianni Scorziello (il quale nell’occasione ha espresso opinione contraria) e dalla Segretaria Regionale Donne Dott.sa Angela Leonardi.

Ancora oggi ho ricevuto formale conferma verbale di essere tuttora nel pieno possesso di tutte le mie cariche all’interno del partito. Cariche alle quali sarei pronta a rinunciare anche subito e spontaneamente se il Presidente Di Pietro me lo chiedesse. Attendo a questo punto, data la situazione, un intervento ufficiale degli organi preposti.

Devo purtroppo e amaramente constatare che il senso di apertura alle idee anche diverse ed il clima di dialogo costruttivo che si respira nel partito a livello regionale e nazionale non regna a livello locale. Non so di cosa io sia accusata, perché l’accusa, il processo e la condanna si sono svolte a mia insaputa: quando mi sarà dato di sapere la colpa che mi viene ascritta sono certa che saprò difendermi avendo sempre agito nell’esclusivo interesse del Partito.

Scrivevo il 12 Maggio, durante la campagna elettorale: “la grande forza dei nostri due partiti (PD e IDV) sta nella loro dialettica interna, perché una democrazia che mette a tacere chi la pensa diversamente diventa rapidamente una dittatura. Io temo quelli che, come i nostri avversari, sono tutti e sempre d'accordo. Dove un capo dice "io voglio" e tutti gli altri "obbedisco". Preferisco, ho preferito, un partito dove poter dire "io penso" anche quando, come in questo caso, potrebbe essere scomodo.

Nonostante quanto successo, sono ancora della stessa opinione! Resto ancora convinta che oggi, nonostante il deprecabile operato di pochi e sempre più minoritari personaggi, il nostro sia un partito dove le opinioni diverse non vengono sanzionate con l’esclusione ma vengono accolte e valutate per costruire insieme qualcosa di nuovo e migliore.

A quel qualcosa io voglio continuare a contribuire con il mio impegno ed il mio lavoro, se il partito vorrà continuare ad accettarli.

Maria Celano
Vice-Segretario IDV - Aprilia
Presidente Provinciale Donne IDV – Latina

venerdì 17 luglio 2009

Panorami

Sponde erbose,
refoli di vento,
acqua che scorre.
Guizzi argentei nella corrente.
Seduta silente guardo...
e aspetto!