lunedì 27 aprile 2009

Primarie 25 aprile... chi ha vinto davvero?

Avevo necessità di metabolizzare il risultato delle primarie del 25 aprile e così, prima di commentarne il risultato, ho voluto rifletterci un po' su.

Innanzitutto voglio fare i complimenti a chi ha organizzato l'evento, ai 4 candidati, a tutto lo staff che è stato dietro ogni singolo candidato.

Sono tre i punti che mi hanno fatto riflettere:

1) L'affluenza è senza alcun dubbio il dato più rilevante. 2500 persone sono un dato che non può e non deve essere sottovalutato: significa che i cittadini non si sono ancora allontanati troppo dalla politica ed hanno ancora voglia di essere coinvolti. Ricominciamo a fare politica con la gente, per la gente, tra la gente e saranno di nuovo al nostro fianco.

2) La divisione interna del PD: la vicinanza numerica del risultato tra primo e secondo (un centinaio di voti), evidenzia una spaccatura del partito. Sarebbe quindi il caso che questo partito cominciasse il percorso di costruzione del centro-sinistra al suo interno, prima di guardare al di fuori.

3) Si dice che "tra i due litiganti il terzo gode" e c'è mancato veramente poco! La vera vittoria in questa primarie è il risultato della lista civica. Se appena costituita e senza un apparato di partito riesce a portare alle primarie 600 voti, tutto lascia presagire un lunsighiero risultato in campagna elettorale. Rafforza inoltre la mia convinzione che oggi i cittadini non si sono allontanati dalla politica, ma dai politici.

Alla fine però, come sempre in politica, contano i numeri. E' stata una bella partita, anche se giocata con un po' di ritardo. L'ha vinta Longobardi e tutti dobbiamo fargli gli auguri.

Adesso, però, vorrei capire che cosa vogliamo fare.

Vogliamo provare ad unire le forze di centro-sinistra, come è stata nostra intenzione fin dall'inizio di questa campagna elettorale? Vogliamo lottare fino all'ultimo per portare il centro-sinistra al governo di questa città?

Parafrasando una citazione famosa, ora che il gioco si fa duro bisogna che i duri comincino a giocare!

Da parte nostra non ci sono pregiudiziali ad accogliere la richiesta del candidato sindaco Alfonso Longobardi di sederci attorno ad un tavolo per costruire un progetto condivisibile e condiviso. Lo abbiamo sempre detto.

Ma voglio che un punto sia ben chiaro: la mia non è una candidatura di bandiera, fatta tanto per puntare i piedi. E' stata condivisa all'interno del partito (e voglio qui ringraziare tutti coloro che l'hanno sostenuta), è stata il culmine di un percorso teso ad un rinnovamento di cui il programma è parte integrante e fondamentale.

Qualora, per senso di responsabilità verso la città, dovessi scegliere di fare un passo indietro, avrei il dovere morale di spiegare ai candidati della nostra lista ed ai tanti cittadini che fino ad ora mi hanno espresso il loro sostegno il perchè di tale scelta.

E, soprattutto, avrei il dovere di difendere alcuni punti del nostro programma a cui teniamo in particolar modo:

- l'informatizzazione della pubblica amministrazione;
- trasparenza amministrativa;
- istituzione di un assessorato specifico per la raccolta dei fondi ed il coordinamento dei progetti;
- la creazione di un polo di ricerca nella nostra area;
- dare la gestione degli spazi pubblici (parchi, siti dismessi) direttamente nelle mani di cooperative di giovani per farli tornare fruibili da tutta la cittadinanza;
- creare un incubatore per i giovani che vogliano fare impresa;
- creare una centro diurno per ragazzi dai 6 ai 16 anni;
- creare un centro di ascolto per le donne;
- tutelare l'ambiente e puntare sulla raccolta differenziata;
- creare un osservatorio per l'immigrazione;
- creare un pronto soccorso pediatrico;

Siamo coscienti del fatto che ci sono delle priorità e che certamente altre azioni andranno intraprese prima, ma riteniamo anche che quando una città è completamente da rifare, come è Aprilia, occorre avere il coraggio di presentare un programma che guardi anche oltre l'immediato. Serve un programma con i piedi ben piantati per terra ma che guardi oltre l'orizzonte.

E' un lavoro duro quello che aspetta il nuovo Sindaco ed i nuovi Consiglieri. Ci sarà la necessità di prendere decisioni forti, per sostenere le quali occorrerà una compattezza della maggioranza. Quando sarà il momento, il Sindaco non dovrà girarsi indietro e scoprirsi solo. Se riusciremo a capire questo, se saremo capaci di superare i nostri personalismi per unirci nel bene di questa città, allora non solo avremo una buona probabilità di vincere, ma saremo anche capaci di governare come mai prima ad Aprilia.

1 commento:

lorella ha detto...

Brava Maria, ottima analisi....più ti conosco e più ti stimo.